Mutuo Tasso Variabile

Al contrario dei mutui a tasso fisso, il mutuo a tasso variabile non consente di conoscere fin dall’inizio l’importo totale del debito che si dovrà rimborsare, in quanto le rate variano ogni volta in funzione dell’andamento dei tassi.

Il principale tasso di riferimento per i mutui a tasso variabile è l’EURIBOR (oppure il tasso BCE), a cui viene applicato uno spread (diverso ma sostanzialmente allineato) da ogni banca.

Tipologie di mutuo a tasso variabile e riduzione del rischio

Dato che con i mutui a tasso variabile c’è la possibilità di arrivare a dover pagare rate molto più alte di quella iniziale se i tassi salgono, esistono alcune forme particolari di mutuo a tasso variabile per tutelarsi in parte da tale rischio:

  • mutuo con “interest cap”, o “capped rate”: prevede una soglia massima di tasso applicato e quindi una rata massima che non può essere superata, in cambio di uno spread maggiore;
  • mutuo a tasso misto: consente al cliente di scegliere se passare da tasso fisso a variabile o viceversa a una cadenza di tempo prefissata, alle condizioni stabilite al momento della stipula del contratto;
  • mutui a tasso bilanciato: l’interesse è una media pesata di tasso fisso e variabile, in base al mix deciso dal cliente.

Inoltre, sempre nell’ambito dei mutui a tasso variabile, è possibile optare per una soluzione con rata fissa e durata variabile: la rata rimane sempre la stessa, ma cambia la durata del mutuo (ed il numero delle rate), diminuendo se il tasso d’interesse diminuisce e viceversa.

I mutui a tasso variabile sono in genere consigliati a chi è maggiormente propenso al rischio e dispone comunque di un reddito adeguato a sostenerlo, oppure a chi prevede un calo dell’inflazione e del costo del denaro.

Euribor

Di seguito i tassi EURIBOR aggiornati e uno strumento per calcolare la rata del mutuo a tasso variabile e confrontare le diverse offerte.